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Episodi

1×01 A Dream for 1 Nickel


Ci scusiamo con gli ascoltatori. Questo episodio dura circa due ore e mezzo. Dalla prosisma puntata il tiro del format sarà definitivamente calibrato. Piccoli problemi di gioventù.

A Dream for 1 Nikel [ 2:32:12 ] Hide Player | Play in Popup | Download

Invenzione della pellicola cinematografica risale al 1885 ad opera di George Eastman
Prima ripresa cinematografica è ritenuta essere Roundhay Garden Scene (2 secondi) 14 ottobre 1888 da Louis Aimé Augustin Le Prince.
Prima proiezione pubblica: 28 dicembre 1895, Fratelli Lumiere

Thomas Edison nel 1889 realizzò una cinepresa (detta Kinetograph) ed una macchina da visione (Kinetoscopio): la prima era destinata a scattare in rapida successione una serie di fotografie su una pellicola 35mm; la seconda consentiva ad un solo spettatore per volta di osservare, tramite un visore, l’alternanza delle immagini impresse sulla pellicola. Ai fratelli Lumière si deve comunque l’idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello spettacolo ad una moltitudine di spettatori.
Dal 1900 al 1927/1930 grazie ad un film di Al Jolson (Cantante di Jazz, 1927) iniziò l’era della sonorizzazione

Meliès:
Escamotage d’une dame chez Robert-Houdin
Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune

Segundo de Chomón:

La scuola di Brighton
La sovrimpressione (The Corsican Brothers, di Smith, 1898), già usata in fotografia. NO VIDEO
Il montaggio narrativo, ovvero la frammentazione della scena in più inquadrature (le regate di Henley del 1899 e Attack on a Chinese Mission – Bluejackets to the Rescue di Williamson, 1901).
Il primo piano, detto “magnificent view” (Comic face, 1897, The big swallow, 1901, di Williamson).
Il raccordo sull’asse (The Little Doctor, 1901, e Mary Jane’s Mishap, 1903, tutti di Smith).
Il raccordo tra le inquadrature con la soggettiva (Grandma’s Reading Glass, 1900, e As seen through a telescope, 1900, tutti di Smith).
La linearizzazione del racconto, senza salti di tempo (gli overlap)

Porter:
La vita di un pompiere americano

Ne La vita di un pompiere americano (Life of an American Fireman), del 1903, Porter adottò alcune importanti innovazioni, ispirandosi probabilmente al film Fire! dell’inglese James Williamson del 1901:

l’alternanza di realtà e finzione, di riprese autentiche (le carrozze dei pompieri in azione) e di scene interpretate da attori, di riprese in esterno e in studio;
un primo passo verso il superamento dell’unicità del punto di vista, tipica del teatro;
l’uso di piani ravvicinati -come il dettaglio della mano che aziona l’allarme- che mirano a coinvolgere lo spettatore nella finzione;
l’ inquadratura come unità da combinare nella costruzione del film
Assalto al treno (The Great Train Robbery, 1903

Il cinema narrativo
Nascita di una nazione (1915) David W. Griffith

Luis Buñuel (studia filosofia) e Salvador Dalì (un chien andalou 1928)

Dziga Vertov (l uomo con la macchina da presa 1929)

Ejzenstein (la corazzata Potëmkin)

Friedrich Wilhelm Murnau 1922 Nosferatu il vampiro
(http://www.youtube.com/watch?v=FbkfvWgRszQ
L’ultima risata 1924 scritto da Mayer

Georg Wilhelm Pabste con “trilogia della donna perduta” (La via senza gioia, 1925, Il vaso di Pandora , 1929, e Diario di una donna perduta, 1929)

MONOGRAFIA
FRITZ LANG
METROPOLIS

PREVISIONI
La fine è il mio inizio
Quando Tiziano Terzani si rende conto di essere giunto alla fine del proprio percorso, decide di raccontare a suo figlio Folco, che ha 35 anni, la storia della sua vita, le sue esperienze spirituali e come si stia preparando ad affrontare la morte.

C’è chi dice no
Max, Samuele e Irma sono tre giovani promettenti, ex-compagni di classe, che si trovano ad affrontare un ‘male’ comune… i raccomandati! Per combattere questo problema, i tre metteranno in atto una ‘vendetta’ del tutto originale.

Goodbye Mama
Ambientato in Bulgaria, il racconto ha inizio nell’inverno 2005, quando la giovane Teodora riceve una telefonata di sua sorella maggiore Elena, che le chiede di andare a trovare la loro nonna, Maria, malata di alzheimer, che è stata abbandonata dalla figlia Jana in un ospizio statale. Quando Teodora fa il suo ingresso nella casa di riposo, inorridisce nel vedere come vengono trattati gli anziani degenti.

Discussione

24 pensieri su “1×01 A Dream for 1 Nickel

  1. dunque ….

    primo “brano” : overture di EFFETTO NOTTE di Francoise Truffaut

    secondo brano “FANTOZZI ” di Luciano Salce

    ma passo 1 …non è il nik di uno di VM (eheheheheheh)

    secondo me quello di vertov è proprio “COSA CE POSSO FA CO STA COSA!!! ” 🙂
    …corrazzata tanto citata in GLI INTOCCABILI!!!

    […io ho anche DER GOLEM in cassetta!!! 🙂 ]

    arrivato all’epilogo …credo di non aggiungeree altri commenti se non che sietesempre interessanti!:-)))

    ci sono in giro i dvd oltre che il grande mulo! 🙂

    Pubblicato da jumpy | aprile 4, 2011, 22:04
  2. Preciso che ovviamente il titolo giusto è A dream for 1 nickel, errore del grafico, sistemeremo, Grazie Jumpy.

    Pubblicato da Michele Salvezza | aprile 4, 2011, 23:27
  3. Titolo del post e della testata grafica sono stati corretti.

    Pubblicato da Simone Pizzi | aprile 5, 2011, 05:34
  4. Mi piacciono queste lezioni di cinema… mi ricordano gli anni di studio in quel di Torino 🙂 bravi!

    Pubblicato da Barbara Favaro | aprile 5, 2011, 13:42
  5. Se fosse stato per Edison noi avremmo ancora le centrali di quartiere a corrente continua..

    dai, dai, dai! ottima continuate così se posso darvi un consiglio.. è utile scrivere nel post tutti i nomi di registi e film anche se non si mette il video.. per il resto siete una enciclopedia 🙂

    avete letto questa dichiarazione di paolo villaggio

    “I film di Fantozzi non mi fanno ridere, non li guardo proprio. (…) Rifarei tutto quello che ho fatto, film e libri, nel senso che rimetterei le mani su tutto. (..) Con Fantozzi ho guadagnato tanto, ma ho speso tutto. Viaggi ovunque, aerei privati, con ospiti a bordo, alberghi di lusso. Tornassi indietro farei meno str… Ho fatto una serie di film atroci tipo I pompieri, Scuola di ladri. Mi davano anche due miliardi a film. Invecchiando, faccio meno cavolate e guadagno in autorità”.

    http://bit.ly/i32Irx

    Saluti, Nino.

    Pubblicato da Nino | aprile 5, 2011, 14:38
    • Reputo, come ho sempre reputato, Paolo Villaggio una gran capoccia. Sul fatto che Fantozzi non gli faccia ridere infondo, se ci si pensa bene, non è del tutto sbagliato. Io quando ero piu giovane non riuscivo a guardarlo, anzi lo detestavo. Non capivo cosa ci fosse di divertente nel sopruso, dell’abuso della forza contro la debolezza ecc ecc…
      Oggi lo guardo con un’occhio diverso ma infondo mi piace pensare che il pensiero di Villaggio fosse simile alla mia.

      Comunque grande Nino… lo avevi indovinato il film?

      Pubblicato da Simone Pizzi | aprile 5, 2011, 16:04
      • io ho sempre considerato fantozzi una immagine grottesca dell’italiano medio con tutti i suoi vizzi e con tutte le sue virtù..

        IL film dici? no 😦

        Pubblicato da Nino | aprile 5, 2011, 16:28
        • Si anche se ti confesso che qualcosa mi ha sempre profondamente dato fastidio, anche oggi che a guardarlo riesco a sorriderne. Però non è tanto la mediocrità, il vizio, la virtù o la sottomissione… il vero problema sta nel modo in cui, anche ironicamente, viene trattata la dignità del personaggio che in qualche modo diventa icona popolare. Se Fantozzi avesse avuto un pizzico di dignità in più mi ci sarei anche potuto riconoscere.

          Pubblicato da Simone Pizzi | aprile 7, 2011, 07:45
          • però dai ogni tanto aveva certi ritorni di dignità non indifferenti.. mi hai fatto pensare a questa scena 😀

            Pubblicato da Nino | aprile 8, 2011, 11:08
  6. Grazie Barbara e Grazie Nino. In effetti dopo i primi, pungenti e fantastici Fantozzi, la serie si è completamente sputtanata e con lei Villaggio, che ha svenduto per soldi il suo talento. Questa folgorazione sulla via di Damasco mi pare tardiva e poco onesta. Resta il fatto che i primi Fantozzi eranio splendidi. Grazie per i consigli.
    p.s. ribadisco che non sono assolutamente lezioni!
    Viva il Cinema.

    Pubblicato da Emmeilmostro | aprile 5, 2011, 15:19
    • non mi è piaciuta neanche a me questa sua dichiarazione.. sembra un po sputare nel piatto dove si è mangiato..

      Pubblicato da Nino | aprile 5, 2011, 17:36
      • Sai, nella vita ci sta anche un ripensamento. Può capitare che crescendo si arrivi ad un punto in cui si guarda con criticità ciò che si è fatto nel passato. Rinnegare è un’altro conto, fa parte di un malessere personale con se stessi rispetto alle scelte della vita, quindi sul come si è. Però vabbhe questo è un’altro discorso. Non apprezzo invece quasi mai lo scagliarsi contro il cosa si è fatto, soprattutto se lo si è fatto con conscienza. Ad esempio prendiamo il caso di Fritz Lang… Metropolis: arrivare a dire dopo qualche decennio che il finale fa cagare e che lui non lo voleva in quel modo e che non lo riconosce, è un po come non accettare un proprio figlio, anche se non ti è venuto esattamente come lo volevi. Almeno io la vedo così.

        Spiegate a Michele che esiste il tasto REPLICA 😀

        Pubblicato da Simone Pizzi | aprile 7, 2011, 07:49
  7. a proposito delle Pre-visioni (e sono sempre comunque d’accordo) mi piaceva però far notare che comunque (anche se con opere non bellissime) stanno uscendo nomi nuovi (magari non giovanissimi a volte ) ma nuovi sia in regia che in sceneggiatura ….e questo potrebbe essere considerato inteeressante ..certo le distribuzioni diovrebbero osaredi piu rischiando film di genere e non solo commedie ma mi pare che qualcosa si smuova in questo senso… un vostro parere?….(poi il tecnico …è contento che comunque escano fuori prodotti italiani con Maestranze Italiane piuttostoche cretinate comprate dall’americao da bollywood o da chi sa dove…cretino pe cretino…non cinema per non cinema … faccio il nazionalista!) :-)))))

    Pubblicato da jumpy | aprile 5, 2011, 17:35
    • Magari può capitare che tra il tanto materiale che gira, ci possa sfuggire il trailer, e di conseguenza l’opera, di qualche giovane o meritevole autore o regista o sceneggiatore, quindi puoi suggerire ovviamente.
      Un saluto.

      Pubblicato da Simone Pizzi | aprile 7, 2011, 07:50
  8. Jumpy, la situazione è grave, i pochi film buoni(e ce ne sono) sono appunto distribuiti male(Diritti, Martone, Frammartino, Guadagnino, etc) mentre sontuose porcate come quello bulgaro o le tante commedie escono in 80/100 copie se non di più(Zalone). Il punto è che probabilmente al pubblico va bene così, in fondo è sempre stato così, il vero problema è che lo stato non dovrebbe ragionare secondo logiche di mercato. I film che si sostengono da soli(commedie e film di cassetta) andrebbero lasciati al loro destino mentre le opere primi o i film d’autore andrebbero supportati a livello distributivo(sale ma non solo, io da sempre dico che basterebbe che la rai concedesse una prima serata) per renderli appetibili ai produttori. Semplice, ma non lo si vuole fare.

    Pubblicato da Emmeilmostro | aprile 6, 2011, 03:58
  9. Non ho avuto il tempo di seguire bene, da quello che ho capito, come tutto quello che fate, rileva la vostra attenzione alla qualità, alla cultura, per chi come me ama il cinema. Spero non vi stancherete mai, a proporci, le vostre notevole iniziative.
    Buon lavoro!

    Pubblicato da adele | aprile 7, 2011, 17:14
  10. Grazie Adele, nel nostro piccolo proviamo a resistere al degrado che ci circonda, sono convinto che se ognuno, nel proprio piccolo, facesse qualcosa, le cose non potrebbero che migliorare. Prima o poi spero che tutti arrivino a capire che ciò che conta non è come appariamo, cosa possediamo o quanti soldi abbiamo ma solo ciò che siamo e la cultura e lo studio sono alla base della crescita spirituale e intellettuale di ogni essere umano.

    Pubblicato da Emmeilmostro | aprile 7, 2011, 19:15
  11. E’ da tempo che non mi divertivo tanto ascoltando un podcast!!! E pensare che ho perso la passione per il cinema almeno tre anni fa… Comunque, facciamoci 4 risate semiologiche su Metropolis (il tizio di vigilantcitizen.com si fà di droga pesantissima): http://strakerenemy.blogspot.com/2010/10/metropolis-simbolismo-occulto.html 😀

    Pubblicato da ZioDonato | aprile 10, 2011, 09:51
  12. Grazie mille Donato, ci fanno piacere le tue parole, speriamo di riuscire a farti tornare la passione per il cinema! La droga fa male, si sa.
    grazie per il commento, davvero.

    Pubblicato da Michele | aprile 10, 2011, 16:56
  13. Signori, complimenti!
    Mi sono divertito dall’inizio alla fine del podcast, come nel precedente ,del resto.
    E poi finalmente sento parlare di cose che mi interessano!Aspetto le prossime puntate, dove spero tratterete il variegato mondo del cinema muto americano, di Chaplin e dei primi grandi scandali della Hollywood Babilonia!
    P.S.: Il fulminante giudizio critico “E’ NA’ CA**ATA” si candida già a tormentone da Cinephiles. Saluti!

    Pubblicato da Marpo | Maggio 2, 2011, 19:06
    • Beh… che dire, grazie!
      Il prossimo episodio esce in questi giorni, tra domani e giovedì
      Crediamo sia interessante ma terremo in considerazione seriamente anche il tuo suggerimento.
      Un saluto e continua a seguirci!
      Grazie ancora.

      Pubblicato da Simone Pizzi | Maggio 2, 2011, 23:24

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